Il problema dell'esposizione alle fibre di amianto
Con questo articolo vogliamo tornare a parlare delle problematiche relative all’esposizione delle fibre di amianto.
Qualcuno potrà pensare…… ancora. Purtroppo sì per un semplice motivo. Quale?
Molti di noi sanno che esistono malattie legate all’esposizione alle fibre di amianto o ad eternit, sanno che l’amianto è pericoloso, etc etc, perché ci è capitato di leggere qualche notizie sui giornali, abbiamo sentito qualcosa in televisione o navigando in internet, ma queste notizie se non ci toccano da vicino, sì le ascoltiamo ma in modo distratto e tra noi e noi pensiamo che un po’ ci dispiace, poverini a quelli a cui è capitato, per fortuna non è capitato a noi.
Perché quando capita, e mi riferisco alle persone che purtroppo sono state toccate da questa disgrazia, per la loro la musica è molto diversa. Le malattie tumorali ci sono magari qualcuno di voi ha perso un parente o un amico per questa malattia, ma soffrire e morire per qualcosa che si deve e si può cercare di arginare, bè questo cambia la prospettiva del problema.
E’ molto semplicistico chiudersi nel proprio mondo e non vedere quello che capita al di fuori. Lo so che siamo oppressi da impegni, appuntamenti, telefonate, urgenze, dobbiamo risolvere mille problemi contemporaneamente, ma se per un attimo riuscissimo ad alzare il nostro sguardo al di là del nostro naso, ci potremmo rendere conto di una triste realtà.
Le fibre di amianto sono piccolissimi fili di capelli, invisibili all’occhio umano, che si disperdono nell’ambiente e vengono respirate, inalate e si depositano nell’apparato respiratorio. Poi cosa succede…. A distanza di anni si scopre di essere malati.
Dove sono queste fibre: nelle lastre di cemento amianto utilizzate come copertura sopra ai tetti dei capannoni industriali e produttivi, spesso e volentieri si trovano nei capannoni agricoli sparsi in mezzo a campagna, sui tetti degli edifici pubblici come ad esempio le scuole, lungo gli argini dei fiumi dove la domenica andiamo a fare un giro in bicicletta.
E chi c’è dentro ai capannoni a lavorare: noi persone che si alzano per andare a lavorare, contadini che vanno a dar da mangiare alle mucche, i nostri figli che frequentano la scuola.
Di recente abbiamo eseguito una bonifica di lastre in cemento amianto (senza citare opere di smaltimento eternit) abbandonate lungo l’argine di un fiume, all’interno di un parco regionale. Impossibile…. Ma vero. Sotto ci sono delle foto per chi ancora dubitasse di quello che ho scritto.
Per non parlare dell’amianto presente sugli edifici scolastici che sono ancora moltissimi, ma per i quali spesso e volentieri non si fa nulla. L’ultima bella notizia a riguardo l’ho letta l’altro giorno e riguarda una tettoia in amianto vicino ad una scuola materna a Prato, che grazie alle proteste di una mamma è stata rimossa.
In Emilia Romagna qualche giorno fa si è tenuto un convegno in Regione a Bologna, organizzato dall’Associazione che in riunisce i famigliari delle vittime di amianto, in cui è emerso che la comparsa dei tumori legati all’amianto in regione è in crescita. Siamo passati ai 73 casi registrati nel 1996 ai 129 dell’anno scorso. E la tendenza è in aumento.
L’amianto esiste, sia che uno voglia vedere il problema, sia chi si gira dall’altra parte e fa finta di niente.