FAQ – Domande e Risposte sull’Eternit

Smaltimento Eternit Che cosa è? Come si fa? Quanto costa?

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La procedura per lo smaltimento di un manufatto in eternit, consiste nello spruzzare sulle lastre un primer inertizzante tipo D, certificato, che serve a bloccare le fibre di amianto in procinto di distaccarsi. Questo passaggio è fondamentale, soprattutto in fase di movimentazione delle lastre stesse. La rimozione prevede inoltre l’utilizzo di attrezzatura a bassa velocità per diminuire al massimo la possibile dispersione delle fibre stesse, sia per la salvaguardia dell’ambiente, sia per la sicurezza degli operatori che eseguono l’intervento. Una volta rimosse le lastre devono essere poste su bancali o in big bag certificati amianto, imballati con nylon ed etichettati. Senza queste misure di contenimento, il materiale non può essere trasportato in discarica o presso un centro di stoccaggio.

Il costo della rimozione e smaltimento dipendono da vari fattori:

• La metratura oggetto della rimozione: il metro di misura sono i metri quadrati mq.
• Il tipo di manufatto oggetto della rimozione: lastre, tubi, vasche
• I costi diretti che per noi azienda che esegue il lavoro sono il costo al mq. per la discarica e il costo del trasporto. Poi bisogna considerare il costo del personale che si utilizza.
• Il costo per l’adempimento delle pratiche da presentare all’Asl di competenza.

Il consiglio migliore è quello di contattarci per avere un costo preciso, in base alla vostra richiesta.

Il prezzo al metro quadrato è formato da più componenti, che sono:
• Il costo che la discarica o il centro di stoccaggio ci chiede per il corretto smaltimento
• Il costo del trasporto
• La mano d’opera che si utilizza per lo smaltimento
• Il tipo di manufatto
Anche qui i prezzi possono variare in base a quanti metri quadrati occorre smaltire.

I costi dell’incapsulamento eternit variano in base alla metratura del tetto da incapsulare.

Per fornirti la quotazione più accurata possibile, è necessario considerare alcune variabili. Per questo motivo, non possiamo pubblicare i prezzi direttamente sul sito web.

  • I nostri prezzi variano in base a diversi fattori, come le tue specifiche esigenze, il tipo di bonifica e le opzioni di personalizzazione che meglio si adattano alle tue esigenze.
  • Crediamo che una conversazione diretta con te ci consenta di comprendere al meglio le tue esigenze e fornirti un preventivo personalizzato che rispecchi perfettamente le tue necessità.

Una chiamata o un modulo di contatto sono preferibili rispetto alla semplice visualizzazione dei prezzi:

Maggiore precisione: Una chiamata diretta ci permette di comprendere meglio le tue esigenze e di fornirti una quotazione più precisa.

Soluzioni personalizzate: Una chiamata o una mail diretta ci permette di progettare soluzioni personalizzate che soddisfano perfettamente le tue esigenze specifiche.

Da quando abbiamo iniziato la nostra attività, circa 25 anni fa, di tetti incapsulati ne abbiamo fatti veramente tanti e il controllo che operiamo sulle nostre lavorazioni, comprende anche i sopralluoghi ai nostri clienti a cui abbiamo bonificato il tetto con questa metodologia. A partire dal 2005, anno in cui abbiamo iniziato questo controllo di qualità, possiamo affermare che sono ancora in ottimo stato. Qualche caso c’è stato, sarebbe inopportuno negarlo, ma con una semplice manutenzione, è stato ripristinato l’ultimo strato incapsulante, quello, per capirci, più esposto alle variabili climatiche.
Il vento, la pioggia, la neve, il gelo e il sole possono essere causa di leggere esfoliazioni, che con un semplice ritocco, viene ripristinato il rivestimento incapsulante.
Se invece parliamo di incapsulamento in intradosso, cioè delle lastre a vista dall’interno, può durare anche vent’anni, forse vi dimenticherete di averlo fatto.

Il peso di una lastra varia dai 13 Kg. ai 18 Kg. e la variazione di peso dipende dalla misura della lastra stessa.
Nella realtà il costo viene sempre calcolato al mq. ed è solo quando il materiale arriva alla discarica, che viene pesato ed il peso verrà indicato nel formulario dei rifiuti. Solitamente il prezzo al Kg. si usa quando i manufatti in eternit sono vasche, tubi vasi di espansione. Ecco in questi casi ha più senso parlare di prezzo al Kg.

Il costo per la realizzazione di una nuova copertura dipende dalla metratura del tetto, dal tipo di materiale utilizzato e dalla forma dello stesso, piano curvo, a falde, a shed.
I materiali più utilizzati sono le lamiere in metallo grecate o no che possono essere in acciaio, in alluminio o in aluzinc, utilizzati nella loro forma naturale o preverniciati.
I costi per queste tipo di tetti sono sempre legati all’andamento del mercato delle materie prime che anno per anno sono aggiornati. Indicativamente si va dai 10 ai 20 €/mq. e dipende dalla tipologie di prodotto.
Discorso diverso sono invece i pannelli coibentati, in caso di rifacimento di coperture per il miglioramento dell’efficienza energetica. Qui i costi possono oscillare dai 25 ai 35 euro al metro quadrato e dipendono dallo spessore del materiale coibente. Interessante, per i tetti civili, sono le lastre in finto coppo, che assomigliano alle classiche tegole dei tetti che si vedono sulle case. Anche questi possono essere coibentati in vari spessori.
Questi sono i prezzi dei materiali a cui vanno aggiunti i costi della mano d’opera e il costo delle opere di sicurezza per la realizzazione del lavoro.

Occorre fare una premessa importante: è difficile dare un prezzo al metro quadrato senza aver fatto un sopralluogo ed aver valutato l’intervento nella sua interezza. Possiamo parlare però di fattori che incidono sul costo finale di rimozione eternit.
1) quanti metri quadrati ci sono da rimuovere: la quantità e le dimensione della superficie da rimuovere fanno la differenza sul costo finale dell’intervento.
2) le misure di sicurezza da adottare per eseguire l’intervento in quota. Trabatelli, ponteggi, parapetti, piattaforme incidono sul costo finale e dipendono dal tipo di struttura su cui si opera.
3) la pedonabilità o meno del tetto: se il tetto non è calpestabile occorre aggiungere ulteriori misure di sicurezza per evitare cadute dall’alto. Considerate che in questi casi se la copertura non è pedonabile, anche l’Asl prescrive ulteriori sistemi per evitare incidenti gravi in cantiere.
4) il tipo di lastra in eternit: la più comune è la classica lastra ondulata, ma sui tetti abbiamo visto anche forme diverse come a scaglie o tegole.
5) l’amianto è accoppiato con la guaina? Ci è capitato di vedere anche tetti con le classiche lastre in eternit, accoppiate con la guaina bituminosa. In questi casi bisogna fare un preventivo preciso perché si tratta di due materiali che vanno smaltiti separatamente ed hanno costi diversi dal semplice eternit.

Una classica lastra ondulata in eternit pesa dai 14 ai 18 kg. la variazione dipende dalle dimensioni della lastra stessa che solitamente hanno una larghezza di circa 1 mt. e sono lunghe circa 1,20 – 1,50 mt.

Il Decreto Ministeriale 06 settembre 1994 identificati tre metodologie per la bonifica dell’amianto:
1) la rimozione e smaltimento
2) l’incapsulamento
3) il confinamento

La rimozione amianto deve essere eseguita solo da aziende iscritte nell’Albo Nazionale Gestori Ambientali. Inoltre gli operatori devono avere il patentino amianto che si ottiene superando un corso di formazione, presso gli enti accreditati.
La consultazione delle aziende iscritte all’Albo può essere fatta direttamente sul sito dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali.

L’amianto in matrice compatta di cui si compongono tetti, lastre e altri manufatti, di per se non sono pericolosi, a patto che non siano disturbati. Questo è quello che avrete letto o sentito ed è vero, ma fino ad un certo punto. Prendiamo ad esempio l’eternit che si trova sul tetto sotto forma di lastre: voi direte se ne nessuno va sul tetto, l’amianto non viene disturbato. Potrei anche essere d’accordo, ma prendiamo ad esempio un tetto che da 30 anni, subisce l’azione dagli eventi atmosferici. L’acqua ha un’azione corrosiva che agisce anche sull’amianto. Il vento forte, le grandinate, il gelo stesso come il sole, degradano costantemente nel tempo, la matrice cementizia in cui sono inglobate le fibre di amianto. Ed è proprio a causa di questo degrado continuo, che le fibre rischiano di liberarsi nell’aria ed essere respirate, così come le piogge le lavano via dal tetto, finendo nel terreno.
Sono le fibre di eternit che causano le malattie così dette asbesto correlate. Il più tristemente famoso è il mesotelioma pleurico, cioè il tumore ai polmoni.

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