Smaltimento eternit del tetto danneggiato dal maltempo
Rifacimento tetto a risparmio energetico.
Cantiere: Bondeno (FE)
Mq. copertura 400
La scorsa estate la provincia di Ferrara è stata sconvolta da fenomeni metereologici devastanti: una tromba d'aria si è abbattuta sulla zona, causando gravi danni, soprattutto agli immobili e non solo.
Quando accadono questi eventi estremi, i tetti e le coperture sono in prima battuta, i primi manufatti che subiscono i maggiori danni ed anche questa volta non ha fatto eccezione.
Sui tetti delle case abbiamo visto tegoli e coppi portati via dal vento lasciando scoperte vaste aree del tetto, mentre sulle coperture industriali, nella maggior parte dei casi ancora in cemento amianto, lastre amianto rotte cadute poi a terra, creando un grave pericolo.
Quando l'amianto è in queste condizioni occorre procedere velocemente con un intervento di bonifica amianto e rimozione eternit per mettere in sicurezza il tetto e l'intera area per limitare al massimo la dispersione delle fibre di eternit che sono presenti all'interno del manufatto e che rendono amianto pericoloso.
In tutti i casi dove occorre rimuovere l'eternit e il materiale contenente amianto occorre inviare il piano di lavoro all'Asl di competenza dove ha sede il cantiere ed attendere 30 giorni di silenzio/assenso da parte dell'ente.
Per questo caso specifico occorre richiedere all'ASL di competenza una deroga ai 30 giorni per l'inizio dei lavori, richiesta che può essere fatta contestualmente all'invio del piano di lavoro.
Una volta ottenuto il nulla osta possono iniziare i lavori di rimozione e smaltimento eternit.
Ma prima delle opere di rimozione occorre allestire le misure di sicurezza necessarie agli operatori per lavorare in quota.
In questo cantiere sono stati installati dei parapetti sul perimetro della copertura, un trabatello di risalita e una linea vita temporanea per operare direttamente sul tetto.
Non so se ti è capitato di leggere su internet di aziende che promettono lavori in quota senza l'uso di ponteggi, demonizzando questo strumento di sicurezza come dispendioso e troppo invasivo.
Noi crediamo che occorre utilizzare gli strumenti giusti in base al tipo di lavoro che ci si appresta a fare.
Eh ma le misure di sicurezza costano?
Vero, ma anche questa voce di costo va tagliata a misura per il tipo di intervento.
Molti parlano di eliminare i costi spaziali per i ponteggi, altri di mirabolanti lavori appesi alle funi.
Noi crediamo che esistano mezzi sicuri ma più semplici per eseguire i lavori, come trabatelli, linee di vite temporanee, piattaforme..
Insomma ad ogni intervento esiste il giusto approccio.
La rimozione delle lastre in eternit è un procedimento preciso che prevede prima la stesura del primer tipo D e dopo aver rimosso i fissaggi che tengono ancorata la lastra alla struttura, si prosegue con lo svitare le lastre con strumenti a bassa velocità, per minimizzare la dispersione delle fibre di amianto.
Trattamento delle lastre
La lastra va trattata su entrambi i lati e poi imballata su pallet e correttamente imballata, per il trasporto in discarica autorizzata.
Stesso trattamento va riservato alla lana di roccia presente sotto le lastre che essendo stata a contatto con l'amianto e contaminata e va trattata come rifiuto pericoloso.
Dopo questa prima fase preliminare iniziano i lavori di rifacimento tetto del nuovo manto di copertura.
Per la nuova copertura ci siamo confrontati con il cliente per valutare la migliore soluzione e per andare incontro alle esigenze specifiche che la committenza ci aveva spiegato.
L'esigenza primaria da soddisfare, oltre ad eliminare le infiltrazioni d'acqua all'interno, era ottenere un risparmio energetico dei consumi, grazie alla coibentazione del tetto con pannelli isolanti.
Se ti dicessi che studi recenti hanno evidenziato come il tetto rilascia una percentuale tra il 40 e il 50% del caldo prodotto, quando non è provvisto di un adeguato isolamento termico.
Ti saresti mai immaginato che la tua copertura fosse responsabile di tanto spreco di calore?
Forse no.
Ma come isolare il tetto e risparmiare sulle bollette energetiche?
La soluzione proposta per la ristrutturazione del tetto è stato installare uno strato isolante con l'utilizzo di pannelli sandwich spessore 120 mm per la futura installazione dell'impianto fotovoltaico. Il rivestimento esterno è in acciaio grecato sp 6/10, zincato preverniciato di colore bianco grigio, mentre la parte sottostante è in alluminio centesimale goffrato.
I pannelli sandwich che utilizziamo per i nostri interventi sono composti da materiali isolanti green e certificati CAM che li rendono sostenibili sia durante la loro fabbricazione che un domani per essere riutilizzati durante il loro ciclo di vita.
Richiedi il SOPRALLUOGO GRATUITO di un nostro tecnico specializzato. Sarai ricontattato senza impegno.
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