Rifacimento tetto industriale di tetto in lastre di cemento amianto
Cantiere: Bondeno (FE)
Mq. copertura 450
Che l'amianto sia pericoloso credo che sia ormai un dato di fatto ma lo diventa ancora di più quando viene danneggiato: che sia accidentalmente oppure per agenti esterni, tipo la grandine, bè in questi casi bisogna preoccuparsi un po' di più.
Come sappiamo i manufatti di eternit sono dei materiali composti legati fra loro con altri materiali da costruzione tipo calce, gesso, cemento e con alcuni polimeri tipo la gomma e il PVC
Le fibre di amianto quelle pericolose per l'uomo e per l'ambiente sono quindi inglobate dentro alla matrice cementizia come nel caso delle lastre di copertura dei tetti.
Quindi possiamo dire che se la lastra è intatta, i rischi che le fibre possano liberarsi nell'ambiente sono scarse, ma in caso contrario, se la matrice viene rotta, ecco che avviene il rilascio di fibre, che sono libere di aerodisperdersi nell'ambiente.
Sul tetto su cui siamo intervenuti è accaduto proprio questo: a causa del vento molto forte, alcune lastre si sono staccate dalla loro sede, rompendosi in tanti pezzi.

Per questo caso, ma non solo, il primo intervento serve la messa in sicurezza con la raccolta dei pezzi e trattare le lastre con il primer tipo D, quello che si usa in caso di rimozione e smaltimento eternit.
Quindi quando arriviamo sul posto abbi l'idea che raccogliamo tutti i pezzi sparsi sulla copertura, ma non solo, controlliamo anche tutta l'area intorno al fabbricato, per verificare che non rimangano frammenti di questo materiale pericoloso.
Questo intervento di bonifica è la prima fase di "emergenza" e di pronto intervento, a cui segue l'intervento di bonifica e vero e proprio.
Il cantiere inizia sempre con il montaggio delle opere di sicurezza che in questo cantiere ha previsto l'installazione di parapetti anti caduta e del trabatello di risalita per la ristrutturazione del tetto.
Una volta terminata la bonifica amianto delle lastre di copertura, inizia la preparazione del massetto del tetto per il montaggio del nuovo manto di copertura.
L'impermeabilizzazione con una membrana elastoplastomerica impermeabile permette di avere elevate caratteristiche di resistenza alle sollecitazioni statiche e dinamiche, di natura meccanica o termica.
Dopo aver predisposto la nuova listellatura di appoggio per i pannelli sandwich inizia la posa del nuovo manto di copertura con pannelli spessore 100 mm. Il rivestimento esterno dei pannelli è in acciaio grecato spessore 5/10, zincato preverniciato di colore bianco grigio, mentre quello interno è in alluminio centesimale goffrato.

Questo tipo di pannelli consenti di avere un elevato isolamento termico della copertura e grazie alla coibentazione del tetto di ottenere un notevole risparmio energetico e il costo del rifacimento consente di accedere alla detrazione fiscale Ecobonus 65%.
Su questo tetto è stata prevista anche la rimozione della guaina presente nelle converse laterali. Una volta rimossa e prima di essere smaltita, occorre l'analisi per determinare la presenza/assenza di amianto, per la classificazione del rifiuto prima di essere conferito in discarica. In sostituzione della vecchia guaina è stata scelta la soluzione di rivestire la conversa con lamiere zincate spessore 6/10.
Il risultato finale di questo lavoro è frutto di un lavoro di squadra e di attenta cura verso le esigenze del cliente. Ci siamo trovati di fronte una situazione di piena emergenza ma con la collaborazione costante e continua tra noi e il nostro cliente, abbiamo saputo coniugare in un unico progetto le diverse fasi di lavorazione per consentire la piena operatività dell'azienda presso la quale stavamo eseguendo l'intervento.
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