Smaltimento eternit o amianto?
Eternit è un marchio registrato
Spesso i due nomi amianto ed eternit sono usati allo stesso modo ed intendono allo stesso materiale. In effetti è proprio così anche se eternit in realtà è solo il nome dell’azienda che produsse l’amianto. Eternit infatti è il marchio registrato (appartenente alla società belga Etex) che realizzava manufatti di fibrocemento, realizzato proprio a base di amianto.
Come si riconosce l’eternit e dove lo puoi trovare?
Come abbiamo visto l’eternit o amianto è stato largamente utilizzato nel passato per la produzione di manufatti, destinato ai più svariati utilizzi e riconoscerlo non è sempre facile.
Quando l’eternit si presenta in forma compatta e agglomerata con altri materiali, tipo il cemento, la riconoscibilità diventa più difficile, soprattutto se il manufatto si presenta integro e ben conservato. Più facile invece quando siamo di fronte a materiali danneggiati o rotti, perché anche ad occhio nudo è possibile vedere le fibre di amianto in fase di distacco. Se poi avete a disposizione una lente di ingrandimento, l’operazione risulterà più facile.
Cosa fare se abbiamo un manufatto in eternit?
A questo punto è meglio fermarsi e chiarire un punto. Se mai vi capitasse di avere di fronte un manufatto, di cui avete anche solo il sospetto, che possa contenere eternit, fermatevi e non fate gli Sherlock Holmes. Questi materiali anche se integri e ben conservati, sono pur sempre pericolosi e se proprio volete togliervi lo sfizio di vedere una fibra di eternit, fatelo con una mascherina FFP3 che vi protegga naso e bocca.
Se invece il manufatto che contiene l’eternit è rotto e tende a sbriciolarsi, la cosa migliore e più saggia è rivolgersi ad una ditta specializzata per il trattamento e smaltimento eternit.
Qualche volta ci capita di ricevere telefonate di persone che ci dicono “ ho alcune lastre di eternit che ho tolto dal tetto del ripostiglio….se potete venite a prendere”
Voi mi direte “cosa c’è di sbagliato?” non ci sarebbe niente di sbagliato se chi fa questi lavoretti, li esegue in sicurezza. Mi spiego meglio. Molti comuni, e mi riferisco soprattutto alle zone che noi conosciamo meglio, quindi Bologna, Modena, Ferrara, hanno attivato dei protocolli, denominati “trattamento e raccolta di piccole quantità di amianto” la cosìddetta micro-raccolta, nella quale è previsto, che chi ha minime quantità di amianto, fare lo smaltimento eternit fai-da-te e poi attivare l’azienda che ritira i rifiuti, per lo smaltimento eternit. Le quantità per la micro raccolta sono definite nei protocolli dei singoli comuni, ma di solito si parla di numero di lastre oppure si va a peso. Per eseguire l’intervento occorre però procurarsi un kit per fare lo smaltimento eternit che consiste in tuta, maschera FFP3, guanti e il primer tipo “D” da spruzzare sui manufatti in cemento amianto.
La movimentazione delle lastre, anche se poche, sono sempre da eseguire con molta attenzione, perché è proprio nella fase della manipolazione, che le fibre di eternit si liberano dalla matrice cementizia. Per questo è sempre meglio rivolgersi a ditte specializzate nella bonifica amianto.
Una regola generale
Diciamo che come regola generale tutti i materiali che possono contenere eternit, sono stati prodotti prima del 1994, perché tra il 1992 e 1994 la commercializzazione in Italia di questo materiale, è cessata definitivamente.
Nel nostro paese infatti, in base alle Legge 257/92 è vietato l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di tale materiale.
Breve lista di dove è possibile trovare la presenza di eternit
I primo e più comune sono i tetti degli edifici sia di coperture industriali che civili, poi ci sono le pareti divisorie prefabbricate. Nelle tubazioni e nelle canne fumarie, ma anche nei vecchi serbatoi che una volta si usavano come contenitori dell’acqua.
Anche le prime fioriere, si proprio quelle che si mettevano ai balconi, possono avere la presenta di eternit, così come i pannelli ondulati e nelle tettoie di ripostigli o garage ed anche sopra la cuccia di cani.
Sempre l’eternit veniva anche usato in forma spruzzato, sulle travi di acciaio per renderle ignifughe, caratteristica per la quale l’eternit era molto apprezzato nel passato.
Come abbiamo visto la diffusione e l’utilizzo su larga scala di eternit, comporta che ancora ad oggi questo materiale sia ancora molto presente sul nostro territorio, nonostante siano già passati oltre venticinque anni dalla sua messa al bando, l’attività di smaltimento eternit è ancora alle sue fasi iniziali.
Qualche dato tecnico sull’eternit
L'eternit o amianto, chiamato anche asbesto, è un minerale naturale a struttura microcristallina fibroso.
La normativa italiana ha previsto che sotto il nome di amianto sono compresi 6 composti distinti, raggruppati in due grandi gruppi: anfiboli e serpentino, e precisamente:
gli ANFIBOLI (silicati di calcio e magnesio), i quali comprendono:
la Crocidolite (amianto blu – parola che deriva dal greco che significa fiocco di lana
l'Amosite (amianto bruno - Acronimo di "Asbestos Mines Of South Africa" - l'Antofillite parola che deriva dal greco e significa garofano
l'Actinolite parola di origine greca che significa pietra raggiata
la Tremolite che prende il nome dalla Val Tremola in Svizzera
il SERPENTINO (silicati di magnesio), il quale comprende:
il Crisotilo amianto bianco parola di origine greca, fibra d'oro.