Intervento eseguito a Medicina in provincia di Bologna: Novembre 2020
Metri quadrati: 600
Obiettivo:
• Eliminazione delle infiltrazioni di acqua dal tetto
• Rimozione e smaltimento eternit dal tetto
• Realizzare una nuova copertura industriale per la struttura;
• Coibentare il tetto e migliorare l’isolamento termico dell’immobile;
Questo è il tetto in eternit di un nostro cliente che conosciamo da parecchi anni. Il primo lavoro che abbiamo fatto per lui risale al 2012, anno in cui gli abbiamo eseguito una bonifica amianto su una parte di capannone, di circa 400 mq. Oltre allo smaltimento eternit, l’intervento ha compreso anche il rifacimento del tetto. Nel corso degli anni poi abbiamo eseguito per lui altri interventi di manutenzione e di tinteggiatura. Insomma come si direbbe un cliente storico. Questo ultimo intervento ha interessato l’altra e ultima parte del tetto, sempre in cemento amianto, che presentava infiltrazioni dal tetto: l’amianto era in cattivo stato ed era giunto il momento di eliminarlo dal tetto.
Così gli abbiamo proposto una soluzione per la realizzazione del nuovo tetto, che lui ha accettato e così siamo partiti con il cantiere.
Nella soluzione che abbiamo avanzato, oltre al costo smaltimento eternit, abbiamo anche considerato il problema del troppo caldo in estate e il freddo in inverno. Pertanto gli abbiamo proposto un pacchetto di copertura che garantisse un miglioramento delle condizioni climatiche all’interno del capannone, grazie all’utilizzo di elementi di copertura coibentanti.
La prima fase di questi cantieri comincia dall’allestimento delle opere di sicurezza che in questo cantiere sono state:
• il montaggio del trabatello di risalita
• il montaggio di parapetti anti caduta su una parte del tetto
Dopo il cantiere può iniziare con la seconda fase, che prevede la rimozione e lo smaltimento eternit delle lastre di copertura. Nella foto si vede come appare il tetto una volta che tutte le lastre di amianto sono state tolte. Lo smaltimento eternit prevede la stesura del primer incapsulante tipo D sulle lastre da entrambi i lati, poi si rimuovono con l’utilizzo di attrezzatura a bassa velocità e facendo molta attenzione per evitare che durante la loro movimentazione, si rompano e si liberino delle fibre nell’ambiente. Tutti gli addetti a questa operazione devono indossare le tute in tyvek, le maschere facciali FFP3, guanti e occhiali di protezione.
Le lastre di eternit vanno poi imballate su bancali in legno, imballate ed etichettate a norma di legge per il trasporto in discarica. Senza queste misure la discarica o il centro di stoccaggio, dipende dove sarà portato il materiale, non accettano il rifiuto.
Poi si passa alla vera e propria realizzazione del nuovo manto di copertura. Grazie all’utilizzo di un camion gru il materiale che ci serve per il montaggio ci viene portato direttamente in quota sul tetto.
Nuova copertura metallica capannone con rivestimento Aluzinc
La realizzazione del nuovo tetto, come ti dicevo prima, è stata pensata anche per consentire un risparmio energetico all’immobile. Questo è stato ottenuto grazie al materassino in lana di vetro spessore 5 cm. con almeno l'80% di vetro riciclato e con un esclusivo legante brevettato di origine naturale.
Sopra a questo materassino sono state installate le nuove lastre di copertura grecate con rivestimento in aluzinc spessore acciaio 6/10. Il fissaggio delle lastre all’orditura sottostante viene eseguito medianti apposite viti mordenti in acciaio e dotate di rondelle coniche e guarnizioni di tenuta in elastomero EPDM. Il sormonto laterale tra le lastre viene realizzato con una sovrapposizione di una greca e mezza con un interasse risultante tra le lastre 900 mm.
Completano i lavori il montaggio della lattoneria di testa.
Questa è la foto del lavori terminato, con soddisfazione nostra e quella del cliente che su nostro suggerimento ci ha seguito in alcuni fasi dell’opera, in modo che capisse quello che stavamo facendo e lo potesse apprezzare.